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Ovariectomia laparoscopica
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Quali sono i possibili rischi?
Come per ogni intervento laparoscopico esiste la possibilità di lesioni degli organi interni (stomaco, intestino, vasi sanguigni...) soprattutto nella fase preparatoria iniziale, quando si introduce l'ago ed i trocars. Se ciò dovesse accadere, è importante accorgersene tempestivamente e procedere a riparare il danno effettuato, preferibilmente per via laparoscopica, anche se non si può escludere la necessità di dover "convertire" ( = passare) alla chirurgia tradizionale con l'apertura dell'addome. Nella nostra esperienza ultraventennale la percentuale di tali eventi avversi è dello 0,2%.
Come si svolgerà il postoperatorio?
Se tutto procederà senza complicanze, la paziente riprenderà coscienza in sala operatoria al termine dell'intervento, e verrà accompagnata nella propria camera di degenza, dove cercherà di riposare per alcune ore. Una copertura analgesica servirà a prevenire l'insorgenza di dolori. In serata si potrà alzare e, accompagnata dall'infermiera, potrà recarsi al bagno per le proprie esigenze. Il mattino successivo si potrà alimentare con una colazione a propria scelta, ed aspetterà l'arrivo del chirurgo che, dopo aver verificato le condizioni generali, procederà alla dimissione.
Già dopo un paio di giorni di convalescenza domiciliare la maggior parte dei soggetti è in grado di riprendere tutte le attività di routine. Trascorsi sette giorni la paziente si recherà presso il nostro studio per rimuovere i tre piccoli punti di sutura dall'addome, ritirare l'esame istologico del materiale asportato e la documentazione videofotografica dell'intervento, da conservare nel proprio archivio.