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Isterectomia laparoscopica
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STUDIO MEDICO
PROFESSIONALE
Quali sono le indicazioni all'intervento?
La presenza di un utero di dimensioni aumentate per fibromatosi diffusa, che causa dolori addominali, mal di schiena o senso di "pesantezza" agli arti inferiori, e non vi sia più il desiderio di conservare l'utero (in questo casi si potrà procedere alla miomectomia laparoscopica)
Quali sono le alternative alla laparoscopia?
L' isterectomia per via addominale o, più raramente, per via vaginale
Quali sono i principali vantaggi con la isterectomia laparoscopica?
Tempi di degenza più rapidi (24 ore), minor dolore nel postoperatorio, ripresa più celere delle normali attività, minore danno estetico (cicatrici chirurgiche ridotte al minimo, rispetto alla chirurgia addominale), migliore visione di tutto l'addome (rispetto alla chirurgia vaginale e a quella addominale con incisione trasversale bassa).
Come si svolge l'intervento?
In anestesia generale, si introduce un sottile ago nella cicatrice ombellicale, per "gonfiare" l'addome e creare lo spazio necessario per operare. Una volta raggiuna la distensione sufficiente, si introducono tre "tubicini" (= trocars) di 10 mm di diametro: il primo attraverso l'ombellico per guardare all'interno tramite uno strumento ottico collegato alla telecamera, gli altri due nella fossa iliaca destra e sinistra, per inserire gli strumenti miniaturizzati.
Si procede quindi alla sezione di tutti i legamenti che matengono il corpo uterino nella sua posizione. Nel caso di una isterectomia sopracervicale (che mantiene il collo dell'utero e l'integrità del pavimento pelvico) si dovrà estrarre il corpo uterino, con la medesima tecnica della miomectomia laparoscopica, attraverso l'incisione inguinale. In caso contrario si potrà rimuovere tutto attraverso la vagina. Si lava accuratamente l'area interessata, controllando che non vi siano perdite di sangue, e si rimuovono i tre trocars dopo aver sgonfiato l'addome. Tre piccoli punti (che verranno rimossi dopo sette giorni) saranno applicati sulle incisioni addominali. ...segue...
La presenza di un utero di dimensioni aumentate per fibromatosi diffusa, che causa dolori addominali, mal di schiena o senso di "pesantezza" agli arti inferiori, e non vi sia più il desiderio di conservare l'utero (in questo casi si potrà procedere alla miomectomia laparoscopica)
Quali sono le alternative alla laparoscopia?
L' isterectomia per via addominale o, più raramente, per via vaginale
Quali sono i principali vantaggi con la isterectomia laparoscopica?
Tempi di degenza più rapidi (24 ore), minor dolore nel postoperatorio, ripresa più celere delle normali attività, minore danno estetico (cicatrici chirurgiche ridotte al minimo, rispetto alla chirurgia addominale), migliore visione di tutto l'addome (rispetto alla chirurgia vaginale e a quella addominale con incisione trasversale bassa).
Come si svolge l'intervento?
In anestesia generale, si introduce un sottile ago nella cicatrice ombellicale, per "gonfiare" l'addome e creare lo spazio necessario per operare. Una volta raggiuna la distensione sufficiente, si introducono tre "tubicini" (= trocars) di 10 mm di diametro: il primo attraverso l'ombellico per guardare all'interno tramite uno strumento ottico collegato alla telecamera, gli altri due nella fossa iliaca destra e sinistra, per inserire gli strumenti miniaturizzati.
Si procede quindi alla sezione di tutti i legamenti che matengono il corpo uterino nella sua posizione. Nel caso di una isterectomia sopracervicale (che mantiene il collo dell'utero e l'integrità del pavimento pelvico) si dovrà estrarre il corpo uterino, con la medesima tecnica della miomectomia laparoscopica, attraverso l'incisione inguinale. In caso contrario si potrà rimuovere tutto attraverso la vagina. Si lava accuratamente l'area interessata, controllando che non vi siano perdite di sangue, e si rimuovono i tre trocars dopo aver sgonfiato l'addome. Tre piccoli punti (che verranno rimossi dopo sette giorni) saranno applicati sulle incisioni addominali. ...segue...